ANDREA CAMILLERI: LA FORMA DEL TRULLO


Il fatto sorprendente di abitare un trullo è che questo ti impone una nuova visione del mondo.

Dentro un trullo non esistono spigoli, esiste la circolarità.

Te ne accorgi solo quando ci sei dentro.



Lo sguardo che i muri determinano ti obbliga a pensieri circolari e questo, in circostanze normali, accade raramente.

Il nostro sguardo incontra di continuo spigoli, triangoli, punte che interrompono la visione e quindi l’osservazione.

I nostri pensieri sono quindi costretti a “stare” dentro linee interrotte.

Nella visione interna del trullo, invece, il coordinamento del pensiero scorre in modo assai più fluido soprattutto nel caso di un’invenzione narrativa o poetica.




Ecco, se penso al trullo penso immediatamente alla circolarità del pensiero nel trullo.

(Andrea Camilleri raccontato da Giuseppe Giacovazzo nel suo libro “Elogio del Trullo“)











 

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