PESCA NOCE E VINO BIANCO: LA PUGLIA DEI RICORDI PRIMORDIALI



La prima volta fu davanti all’Adriatico. 

Vestiti con i soli costumi da bagno, noi bambini eravamo seduti ad un tavolo circondato da quattro sedie di legno pieghevoli sistemate accanto ad un vecchio chiosco fatto solo di tavole fissate l’una all’altra con dei chiodi di recupero.

In quei pomeriggi caldissimi, il proprietario del chiosco non serviva nient’altro che non fosse del freschissimo vino bianco con all’interno delle gustosissime fette di pesca noce. Il tutto era poi arricchito qui e la’ da alcune gocce di sudore che gli grondavano dalle sopracciglia.

Una volta serviti dinanzi a noi, persino i suoi bicchieri dal forte retrogusto salato cominciavano a sudare, infradiciando l’intera superfice del tavolo, che, immediatamente, diventava per noi fanciulli un piccolo parco acquatico.

Per quanto riguarda il gusto di quel vino, non saprei dirvi.

La magia di quella felicità che all’improvviso ci arrivava addosso, ne ha sempre cancellato ogni ricordo. Ogni memoria. 


 






Lascia un commento